LAZIO
ALSTOM
Numero di lavoratori: 180
Lavoratori a rischio: 110
Il tavolo con il ministero dello sviluppo, dopo esser stato aperto per anni, ormai è chiuso, dal momento che nessuna delle possibilità individuate è stata ritenuta percorribile. I dipendenti, circa 150, sono ora al primo anno di cassa integrazione. Grazie a un accordo aziendale per due anni la società garantirà la differenza perché gli operai ricevano lo stipendio integrale. Dopodichè entreranno in mobilità. Alla Alstom, che produceva componenti per le ferrovie, lavoravano maestranze altamente specializzate: gli ex dipendenti, tutti abbastanza giovani, una volta usciti hanno dato spesso avvio a piccole imprese artigiane.
LAZIO
CENTRO SVILUPPO MATERIALI
Numero di lavoratori: 300
Lavoratori a rischio: 40
La vertenza del Centro Sviluppo Materiali sembra essere finita, o almeno, le prospettive sono abbastanza rosee. Dopo un periodo di crisi, per cui alcuni dipendenti erano entrati in cassa integrazione, l'azienda è riuscita ad assumere nuove commesse, riprendendo così a lavorare in pieno ritmo. Nel frattempo alcuni lavoratori erano usciti, agganciandosi con la mobilità alla pensione, così che ad oggi non si contano esuberi. Oggi il Centro Sviluppo Materiali impiega circa 300 persone, a Pomezia, Terni e in altri centri sparsi per l'Italia, dalla Sardegna a Bergamo.